Nel Novembre 1971 esce il supplemento del catalogo 16 (uscito nel 1968). Composto da 12 pagine, esso mostrava le componenti inserite nella produzione Campagnolo in quei ultimi 3 anni.
In questo catalogo compare per la prima ed ultima volta il "Gruppo Centrale Sport": infatti, già dal successivo catalogo (il 17 uscito nel 1974) di questo gruppo non c'è neanche l'ombra. Pare infatti che questo gruppo centrale venne messo in produzione per bici di medio-bassa gamma, come a completare una sorta di gruppo "Sport" (il deragliatore anteriore risaliva al 1951, il cambio venne prodotto dal 1952, mentre la serie sterzo venne aggiunta proprio a partire dal 1971), ma non venne apprezzato dal pubblico e le scarse vendite portarono a interrompere la produzione già nel 1972.
Pagina del catalogo 16 supplemento in cui compare il "Gruppo Sport" |
La guarnitura (3320), in particolare, differiva molto dall'altra guarnitura in produzione nell'azienda Vicentina (la Record), a partire dal numero di bracci del ragno, non 5 ma 3, fra l'altro alleggeriti. Il corpo era abbastanza pesante, essendo in acciaio cromato (la cromatura tendeva a saltare in caso di botte o graffi, con conseguente ruggine), mentre le corone erano in alluminio; quest'ultime erano disponibili solo nelle combinazioni 42-49, 42-50, 42-51, 42-52, 42-53 come set doppi, probabilmente per la misura anomala del girobulloni,116 mm, dovuto ai 3 bracci. Sulle pedivelle, scanalate, campeggia lo stemma alato Campagnolo nella parte superiore, mentre in quella inferiore è indicata la filettatura per i pedali (9/16 X 20F).
Dettaglio: dustcap e stemma alato |
Dettaglio: filettatura dei pedali |
Così, anche se con un ritardo di qualche dozzina di anni, questa guarnitura s'è presa la sua vendetta passando da insuccesso totale a oggetto ricercato in tutto il mondo. Lo strano caso della guarnitura Sport del 1971 è proprio la sua storia!
di Giacomo Resci