"Le date e la cronologia dei fatti raccontati in questo articolo sono frutto di una mia lunga ricerca sulle riviste dell'epoca e sui cataloghi Campagnolo dal 1984 al 1994"
Era la fine del 1984 e la Campagnolo mostrò a tutti il gruppo C-Record, questo avvenne sulle riviste specializzate (non ancora con il lancio ufficiale sul mercato), infatti il nuovo gruppo sarebbe stato disponibile "per pochi" dal'inizio 1985 e poi "per tutti" nel 1986.
Il gruppo fece scalpore, non solo per l'eccellenza raggiunta nella qualità e nell'estetica del prodotto, ma anche per i nuovissimi freni DELTA. Il nome deriva dalla forma della lettera greca delta appunto, la quale ha la forma di un triangolo isoscele con la punta in su, proprio come i nuovi freni.
Ma "delta" è in realtà solo un soprannome che nel tempo ha permesso di parlarne per intendersi facilmente, in realtà il nome tecnico con cui venivano descritti all'epoca era "freni a bilanciere del gruppo record".
La novità stava appunto nel fatto che il tiraggio del freno non era più laterale, ma centrale, cosa che oltre all'aerodinamica donava una meravigliosa estetica.
Peccato che il primissimo tipo (quello che chiameremo "PROTOTIPO") fosse difettoso ! Ovvero tutte le componenti del meccanismo, miniaturizzate e racchiuse nel corpo a delta, funzionavano bene, ma i pattini, dotati di una nuova mescola e miniaturizzati anch'essi, se azionati a lungo si scaldavano non garantendo più una corretta frenata ,e questo era ciò che accadeva sopratutto in lunghe discese. La Campagnolo già nel Luglio del 1985 attivò una procedura di sostituzione che prevedeva il ritiro del freno rimpiazzandolo con il vecchio super record (aggiornando quest'ultimo con un logo e una bulloneria più raffinata - i famosi COBALTO).
La pagina del catalogo numero 18-bis del 1985 dove appaiono per la prima volta. Tuttavia al momento della stampa erano già stati ritirati. |
Freno Cobalto |
- meccanismo di innesto del cavo freno ridisegnato (il vecchio meccanismo agiva anche da sgancio rapido)
- aumentate escursione dei bracci frenanti
- aumentate dimensione dei bracci frenanti
- aumentate dimensioni dei pattini
- aggiunte scanalature sui pattini per favorirne il raffreddamento
- nuova mescola dei pattini
Queste 6 differenze si notano confrontando il "prototipo (2 immagini sopra)" e il "primo tipo (qui sotto)".
Per i Croce D'Aune risulta evidente che il meccanismo interno è differente da quello della versione C-Record |
Dunque la Campagnolo non solo fu in grado di risolvere elegantemente il "problemino" garantendo assistenza immediata ai suoi clienti (una manovra aziendale degna dei marchi dei giorni nostri) ma riuscì anche a ricavarne un miglioramento e spunti per perfezionare il componente che infatti proseguì il suo successo uscendo in altre 4 versioni, per un totale di 3 versioni nel gruppo c-record (incluso il prototipo) e 2 nel gruppo croce d'aune. Oltre alle varie versioni abbiamo anche diverse VARIANTI, ma ne parleremo più avanti in questo articolo.
La bellezza di questi freni sia estetica che meccanica ha sempre entusiasmato gli appassionati, e tutt'oggi sono un oggetto ricercato e "costoso" che ogni collezionista sogna di possedere.
Tuttavia, come ogni tradizione passata di bocca in bocca, alcune informazioni si sono perse, e spesso chi ne cerca su internet trova solo descrizioni confuse e poco chiare, tant'è che spesso i vari modelli vengono confusi fra loro. In questo caos cominciai ad orientarmi anche io anni fa e solo oggi ne ho raggiunto un'idea chiara, sopratutto dopo aver trovato ed accumulato TUTTI i cataloghi campagnolo che ora possiedo (molti in forma digitale ovviamente. Che potete scaricare nella sezione dedicata ai cataloghi di questo sito: LINK).
Ciò che ho imparato sulla loro storia ve l'ho descritto qui sopra in questo articolo, invece di seguito descriverò schematicamente alcuni dettagli dei freni affinché non vengano più confusi fra loro.
Una bellissima foto gentilmente concessa da www.speedbicycles.ch La foto mostra in ordine da sinistra a destra i modelli C-RECORD: PROTOTIPO - PRIMO TIPO - SECONDO TIPO È evidente l'evoluzione del meccanismo interno |
Sempre campagnolodelta.blogspot.it ci regala questo sguardo da vicino che mostra i pattini del PROTOTIPO (sinistra) e quelli comuni a tutte le generazioni successive (destra) |
L'esploso del C-record Primo Tipo |
Al fine di individuare esattamente un modello ecco dei semplici schemi che ho creato:
Una immagine schematica che spiega come riconoscere i vari tipi a colpo d'occhio |
Ecco un elenco cronologico attendibile :
1984 - Presentazione del nuovo gruppo RECORD sulle riviste specializzate
inizio 1985 - Uscita del gruppo sul mercato con il PROTOTIPO dei Delta
1985 - Ritiro e sostituzione dei Delta con i COBALTO -
inizio 1986 -Uscita del nuovo catalogo campagnolo (18-bis) nel quale i freni Delta vengono mostrati, ma viene specificato che non sono più disponibili perché già ritirati [vai al catalogo]
fine 1986 inizio 1987 - Ritorno della prima generazione di Delta, possiamo definirla la "prima generazione" in quanto era la prima generazione realmente funzionante. [vai al catalogo]
1988 - Esce il gruppo Croce D'Aune con i relativi freni Delta. [vai al catalogo]
1991 - il catalogo dello stesso anno mostra i nuovi freni con tutte le componenti in gomma diventate da bianche a nere e mostra anche il nuovo meccanismo interno. [vai al catalogo]
1994 - Fine dell'ERA C-RECORD e scomparsa dei Delta
Ecco le varianti prodotte da campagnolo :
Marchio inciso a Laser |
Dalle informazioni a me note questa versione con marchio inciso al laser "potrebbe" trattarsi di una versione prodotta appositamente per i professionisti |
Croce D'Aune 1991 FINITURA GRAFITE (graphite finish) |
C-Record 1991 FINITURA CENTURY (Century Finish) |
Dal vivo la versione Century finish è leggermente piu chiara di quanto non appaia in catalogo. Foto gentilmente concessa dal sito: raydobbins.com |
Una rarissima foto dei freni Delta Campagnolo Century Finish Gentilmente concessa dal sito : raydobbins.com |
Ecco esempi di alcune varianti "artigianali" ad opera delle case produttrici :
Spero di essere stato il più chiaro possibile, ma se alla fine questa lettura vi è rimasto ancora qualche dubbio, non esitate a lasciare un commento qui sotto o a contattarmi a info@raggidistoria.com per pormi la vostra domanda. Oltre a cercare di rispondervi, ne prenderò spunto per perfezionare questo articolo. :-)
Interessante articolo, dimentichi solo di dire che i Delta hanno sempre frenato poco e male, comunque meno di freni caliper tradizionali...
RispondiEliminaCertamente i caliper si sono dimostrati migliori e più facilmente gestibili, c'è da dire però che anche la difficile regolazione dei delta ha contribuito a procurargli la fama di mal-frenanti, che poi prototipo a parte non erano poi cosi male...
EliminaGrazie dei complimenti :-)
le opere d'arte devono emozionare mica frenare !
RispondiEliminamad max
questa affermazione è perversamente vera!
EliminaArticolo veramente interessante e completo!
RispondiEliminaGrazie mille
Eliminail miglior articolo sui delta. s.moneta
RispondiEliminaGrazie :-D
EliminaQuesto articolo è una meraviglia,
RispondiEliminaGRAZIE GIULIO!
Grazie mille :-)
EliminaMi permetto di aggiungere che Campagnolo commercializzò due varianti dei Delta 2° versione (quelli col parallelogrammo incrociato), che si distinguevano tra loro per il precarico delle molle di ritorno dei bracci: possiedo entrambe le varianti e si tratta di componenti nuovi, dunque mai utilizzati, per i quali la differenza del precarico non è eventualmente addebitabile all'uso.
RispondiEliminaSaluti.
Gianluca P.
Grazie del suo prezioso contributo, non mi ero mai reso conto di tale differenza.
EliminaInteressantissimo ed esplicativo articolo che fa chiarezza in un mondo dove invece di nebbie ce ne sono tante.
RispondiEliminaA proposito di chiarezza mi piacerebbe sapere anche il valore dei vari modelli, perchè in giro si vedono delle cifre spaventose, sono reali????
Grazie per i graditissimi complimenti.
EliminaCome dico sempre il "prezzo" per gli articoli legati alle bici d'epoca NON ESISTE e non esiste nemmeno un listino. Diciamo che se ha fortuna un vecchio meccanico potrebbe regalarglieli per 10€ se invece "ha sfortuna" potrebbe trovare il modello piu comune su ebay a 150€. Di certo per la loro breve storia di produzione ed i costi elevati che avevano all'epoca si tratta sicuramente di oggetti "rari" (relativamente visto che parliamo di decine o forse centinaia di migliaia di copie).
Un ultima cosa : i costi di ebay sono ciò che le persone CHIEDONO, non è detto che qualcuno glieli dia, le consiglio di cercare i prezzi degli oggetti già venduti per avere una versione piu veritiera del valore.
resto a disposizione
Già nel 1986, primo anno di commercializzazione dei Delta, il set corpi freno+leve+guaine costava 700.000 lire (cioè più di 350 euro e 27 anni fa); dunque personalmente non mi stupisco per le richieste economiche per un set nuovo o usato. Ancora più raro è il set nella colorazione century: nuovo in scatola su eBay l'ho visto aggiudicato per 1500 euro.
EliminaSaluti.
Gianluca P.
Ho un paio di Delta pagati ben 10 euro nel 2008. 10 euro perchè il meccanico non sapeva del loro valore e li considerava "pezzi vecchi". Per me sono dei componenti straordinari, i più originali mai usciti dalla mitica casa vicentina. Il loro peso è ...mostruodo 495 gr! e regolarli bene è un affare serio, però alla bici fanno fare una figura regale. Io però li custodisco gelosamente dentro una scatola ed ogni tanto me li giro tra le mani incredulo di tanta bellezza ed originalità.
EliminaBeh che dire se non un GRAZIE DICUORE a chi con amore/passione/dedizione/pazienza ha scitto questo importante articolo ;)
RispondiEliminaGentile Giulio, complimenti, ottio articolo.
RispondiEliminapossiedo un paio della versione che chiami "variante di mezzo" tra il prototipo e la I gen.
"Differisce per i tappi di innesto e di chiusura che anziché essere muniti di gomme circolari nere, sono
incisi con zigrinature verticali (quello di innesto) e con righe longitudinali circolari (quello di chiusura)"
questa versione appare nel tuo articolo la prima volta con il freno singolo senza logo (come quelli che possiedo) e altre 2 volte: una volta accompagnati da un paio di leve sotto il coperchio con il logo inciso, e una seconda volta con la pantografia Pinarello, sempre accompagnati da un paio di leve.
la mia domanda riguarda proprio le leve. dai vari cataloghi online le lev sembra che siano delle chorus. è vero questo?
pure i miei sono accompagnati dallo stesso tipo di leve.
grazie
io ho una vecchia bici di quando correvo.. una tommasini velocista con tubi max dell'89... con gruppo completo delta prima versione (soffietto bianco e staffa pattini grigia).. ed ho anche i pedali C-recod della stessa serie.. i primissimi pedali con sgancio rapido usciti sul mercato.. costavano uno sbotto già a quegli anni... e credo che mio babbo si stato uno dei pochi matti ad averli comprati....
RispondiEliminatengo tutto gelosamente... magari un giorno mio figli si ritroverà con un piccolo patrimonio... :)
scusate ma quanto possono valere i freni campagnolo delta prototipo? li ho montati su una colnago asso di fiori che devo dar via...
RispondiEliminaEsteticamente sono bellissimi!
RispondiEliminaAnche il funzionamento degli ingranaggi è geniale!!!